Fessurimetri elettrici con tastatore

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Questi fessurimetri trovano applicazione in molteplici situazioni, in particolare in tutti quei casi dove sono necessari rilevamenti continui o comunque molto frequenti come ad esempio controllo per prove di carico su solai, controllo delle deformazioni di una struttura per variazioni di carico molto rapide, controllo di fessure in regime dinamico, applicazione su estensimetri a barra e assestimetri a piastra, etc.

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Applicazioni

Questi fessurimetri trovano applicazione in molteplici situazioni, in particolare in tutti quei casi dove sono necessari rilevamenti continui o comunque molto frequenti come ad esempio controllo per prove di carico su ponti, solai, controllo delle deformazioni di una struttura per variazioni di carico molto rapide, controllo di fessure in regime dinamico, etc.

Applicazioni tipiche per gli fessurimetri tipo elettrico sono il monitoraggio di:

  • Ponti
  • Gallerie
  • Frane; terra o roccia
  • Edifici  per abitazioni civili,
  • Pali
  • Tiranti
  • Nei monitoraggio geotecnici e  strutturali
  • Varie

Caratteristiche e Vantaggi

  • Elevata risoluzione e sensibilità
  • Elevata velocità della misura
  • Ottima  robustezza
  • Buona risoluzione e linearità
  • Semplice e economico
  • Semplice modalità di misura

Principio di misura

L’estensimetro potenziometrico è un semplice partitore di tensione lineare o circolare a seconda della applicazione specifica. Una pista resistiva è percorsa da un apposito cursore  che ne individua il punto di misura ovvero il punti in cui avviene la partizione. La posizione del cursore individua la posizione del punto di misura.  Alimentato opportunamente lo strumento da in uscita un segnale analogico proporzionale allo spostamento.

L’estensimetro LVDT è realizzato da un tubo composto da tre avvolgimenti disposti con assi paralleli e

con all’interno un nucleo cilindrico ferromagnetico mobile, normalmente caratterizzato da un’alta permeabilità magnetica. L’avvolgimento centrale è detto primario e gli altri due secondari: quello primario è collegato ad un generatore di tensione AC, ai capi dei secondari invece si misura la tensione d’uscita che è proporzionale allo spostamento.