Fessurimetri Elettrici

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I fessurimetri elettrici per alcune applicazioni possono essere una alternativa ai  fessurimetri corda vibrante. Sono disponibili fessurimetri elettrici potenziometrici o elettromagnetici (LVDT).

La scelta tra i vari tipi di trasduttore dipende dalla applicazione specifica e può essere suggerita dai nostri tecnici in base alle informazioni fornite dai clienti o acquisite in sito.

Vengono generalmente utilizzati per il controllo di fessure superficiali in ponti, edifici, opere civili o opere storiche, aperture nel terreno, monitoraggio dei giunti strutturali in dighe o manufatti.

I fessurimetri corda vibrante possono essere letti in maniera manuale con le nostre centraline portatili (DEC 3000 e DEC 5) o automaticamente con i nostri  datalogger (CUM3000, VW Brick 2, VW Brick 8, cRio VW).

Possono essere integrati in sistemi di monitoraggio automatico con controllo del fenomeno in tempo reale e gestione di allarmi locali e remoti real time.

Per richieste ed esigenze specifiche, sviluppiamo e realizziamo prodotti personalizzati e customizzati con caratteristiche diverse dagli standard presentati.

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Applicazioni

Questi fessurimetri trovano applicazione in molteplici situazioni, in particolare in tutti quei casi dove sono necessari rilevamenti continui o comunque molto frequenti come ad esempio controllo per prove di carico su ponti, solai, controllo delle deformazioni di una struttura per variazioni di carico molto rapide, controllo di fessure in regime dinamico, etc.

Applicazioni tipiche per gli fessurimetri tipo elettrico sono il monitoraggio di:

  • Ponti
  • Gallerie
  • Frane; terra o roccia
  • Edifici  per abitazioni civili,
  • Pali
  • Tiranti
  • Nei monitoraggio geotecnici e  strutturali
  • Varie

Caratteristiche e Vantaggi

  • Elevata risoluzione e sensibilità
  • Elevata velocità della misura
  • Ottima  robustezza
  • Buona risoluzione e linearità
  • Semplice e economico
  • Semplice modalità di misura

Principio di misura

L’estensimetro potenziometrico è un semplice partitore di tensione lineare o circolare a seconda della applicazione specifica. Una pista resistiva è percorsa da un apposito cursore  che ne individua il punto di misura ovvero il punti in cui avviene la partizione. La posizione del cursore individua la posizione del punto di misura.  Alimentato opportunamente lo strumento da in uscita un segnale analogico proporzionale allo spostamento.

L’estensimetro LVDT è realizzato da un tubo composto da tre avvolgimenti disposti con assi paralleli e

con all’interno un nucleo cilindrico ferromagnetico mobile, normalmente caratterizzato da un’alta permeabilità magnetica. L’avvolgimento centrale è detto primario e gli altri due secondari: quello primario è collegato ad un generatore di tensione AC, ai capi dei secondari invece si misura la tensione d’uscita che è proporzionale allo spostamento.