Gli estensimetri ad asta, vengono utilizzati nei monitoraggi geotecnici per monitorare e misurare con precisione i movimenti, (assestamenti, cedimenti e deformazioni) di uno o più punti superficiali rispetto a punti considerati fissi, localizzati a profondità diverse in perforazioni in roccia.
I punti di riferimento sono realizzati da appositi ancoraggi bloccati nella perforazione alle profondità desiderate attraverso cementazione o con dispositivi speciali.
Le aste di misura sono solidali ai punti di ancoraggio che collegano, idealmente, alla testa di riferimento, che a sua volta realizza il punto da controllare; dette aste sono rivestite da una guaina protettiva che le isola dal terreno circostante o dalla boiacca di riempimento e ne garantisce la liberta di scorrimento.
Le aste, libere di scorrere all’interno della guaina, consentono quindi la misura dei movimenti relativi fra il punto di ancoraggio e la testa di riferimento installata in superficie.
La misura viene effettuata in maniera manuale a mezzo di un calibro o un comparatore analogico o digitale o a mezzo di sensori di spostamento automatici (potenziometri, LVDT o corda vibrante).
La misura effettuata è resa assoluta dalla certezza della stabilità del punto di riferimento o dalla misura, con altro metodo, del punto accessibile (testa dello strumento).
Sono disponibili diversi tipi di estensimetri ad asta
- Monopunto o multipunto, fino a sei punti di misura;
- Con trasduttore di spostamento a corda vibrante o potenziometrico
- Con lettura manuale o lettura automatica e manuale;
- Con barre in acciaio inox; o in fibra di vetro (barre invar a richiesta)
- Con ancoraggi standard da cementare o specifici per particolare esigenze applicative
Lo strumento può essere letto con le nostre centraline portatili ( DEC3000) o con le nostre unità di acquisizione automatiche (DAC3000)